Alluce valgo recidivo

Il cosiddetto “alluce valgo” è una patologia particolarmente fastidiosa e dolorosa che può essere però curata grazie ad un particolare e non invasivo intervento chirurgico che avviene solitamente in day-ospital e in anestesia locale.

La patologia consiste nella distorsione del primo metatarso del piede, che porta ad uno spostamento verso l’interno dell’alluce e alla formazione di una protuberanza dovuta allo spostamento della testa del metatarso, la cosiddetta “cipolla”, indice appunto della presenza di un’infiammazione della borsa mucosa che si trova alla base dell’impianto dell’alluce.

Dopo l’intervento, non particolarmente doloroso, e il cui recupero avviene ormai nel giro di trenta giorni e, può però avvenire un fatto increscioso, dovuto a diversi fattori: la recidiva della patologia. L’alluce valgo recidivo è una patologia correlata alla prima, a causa della quale l’alluce valgo operato ritorna nella stessa situazione di prima, e a volte anche in una forma più grave. Oppure ‘intacca’ le dita accanto all’alluce.

Cause e rimedi alluce valgo recidivo

Le cause possono essere una predisposizione genetica, e in questo caso si parla appunto di alluce valgo recidivo, o “umane”, quando a causare la seconda malformazione è il medico stesso che ha operato la prima volta, e in questo caso si parla di alluce valgo iatrogeno.

In questi casi si presentano due tipi di difficoltà nell’affrontare il problema: capire che tipo di danno ha fatto il primo chirurgo o, se tutto è stato eseguito alla perfezione, per quale motivo la patologia si è ripresentata, e ricominciare a correggere le nuove deformità senza creare ulteriori danni.

Il risultato dell’intervento correttivo tra l’altro può essere anche notevolmente condizionato da quanto fatto nel primo intervento. Esistono infatti tecniche chirurgiche di correzione dell’alluce valgo che conservano osso e cartilagini dell’articolazione, ma altre che ne sottraggono parti più o meno abbondanti. Queste ultime sono quelle che creano le maggiori difficoltà alla chirurgia correttiva dell’alluce valgo recidivo e che penalizzano il pieno recupero della funzionalità del piede.

  • Se ad esempio il vecchio intervento ha asportato la base della falange, o parte della testa del metatarso (tecnica di Keller), al chirurgo che va ad operare manca materialmente il tessuto per poter ripristinare la corretta anatomia del piede.

 

  • Al contrario, quando un intervento va solo a raddrizzare lo scheletro, senza riequilibrare poi le forze in gioco, ecco che l’alluce valgo a breve torna a ripresentarsi.

Gli interventi chirurgici dovrebbero infatti correggere l’aspetto dell’alluce intervenendo sulle ossa, ma anche su tendini, muscoli a capsula articolare in modo da annullare quelle forze sfavorevoli che generano la dolorosa deviazione. Questo dovrebbe bastare a garantire la correzione permanente dell’alluce valgo e scongiurarne il ritorno.

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